Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

25 maggio 2008

Solennità del CORPUS DOMINI

Oggi è la solennità del Corpus Domini, festa istituita nel 1264 per volere del Papa del tempo dopo il Miracolo Eucaristico di Bolsena.In questa Festa si contempla il miracolo che avviene durante la Santa Messa: vale a dire la transustanziazione o, per meglio dire, la trasformazione del pane e del vino che - per intervento dello Spirito Santo - diventano Corpo e Sangue di Cristo. Questo avviene da quando Gesù il giovedì dell'ultima cena - sapendo che da lì a poco avrebbe lasciato per sempre i suoi, salendo sulla Croce per noi - volle rimanere per sempre tra noi celato nell'Eucaristia, Vivo e Vero.
A Scilla la Festa del Corpus Domini è stata sempre curata ed attesa. Un tempo tutte le strade venivano colorate da fiori e dalle coperte più belle, creando un continuo di colori da un capo all'altro del paese, costruendo innumerevoli altarini dedicati per lo più al sacro cuore di Gesù. A Chianalea, tutte le imbarcazioni dedite alla pesca si disponevano nei vicoli che scendono a mare, tutte addobbate con fiori e ghirlande, e aspettavano il passare del Signore. Questa grande devozione si può vedere anche da segni che richiamano questa Festa che anticamente adornavano alcune abitazioni di Scilla. Un tempo - quando la processione procedeva verso il ritorno in chiesa ed il sole declinava al tramonto - le donne che tessevano la seta illuminavano le strade con le conocchie (piccoli mazzi di gelso) che avevano preparato per l'occasione. Oggi l'antica devozione è viva, le coperte non colorano più tutte le strade ma molte persone abbelliscono i balconi come una volta e gli altarini sono sempre motivo di ammirazione da parte dei passanti per la cura, bellezza e attenzione che intere famiglie o vicinati dedicano alla preparazione del Trono di NS. Signore.

Costantino
Foto 2008



12 commenti:

Rocco ha detto...

Che gioia, il Corpus Domini! Il Miracolo eucaristico - pur sempre misticamente visibile nelle celebrazioni e adorazioni eucaristiche - diviene presenza ancor più concreta accanto alle nostre stesse case e nei nostri cuori pervasi di una gioia tutta speciale! Al bell'articolo di Costantino - siccome la storia è fatta sì di "memoria d'uomo" (ossia di ricordi di un passato piuttosto lontano che affiora pallido nei racconti degli anziani) ma anche di ricordi recenti vivissimi nella memoria di un giovane come me - vorrei raccontare un po' la mia esperienza di questa suggestiva Solenità. Io vivo da sempre nelle palazzine delle Ferrovie, a Marina Grande. Per tutta la mia infanzia, fino al 2002, in ogni anno pari, sono sempre stato partecipe dell'emozione che pervadeva il rione tutto affannato nella preparazione dell'Altarino. Nessun abitante delle palazzine era esentato dal partecipare a questa preparazione, poichè ad ognuno - uomini, donne e bambini - era assegnato un ruolo preciso svolto con grande gioia. L'arrivo del sacro Corteo era annunciato dalle dolci note della Banda che tradizionalmente offriva questo servizio senza pretendere alcun compenso. Dispiace apparire ad alcuni ripetitivo, ma constatare anche l'eliminazione di parecchie strade dall'itenerario dell'Ostia Divina unita alla soppressione del soave accompagnamento musicale è cosa che addolora parecchio e sono sicuro non soltanto me. Tutto questo soprattutto perchè, anche in questo caso, non si riesce ad intuirne la motivazione. E' veramente difficile, infatti, che addolcire anche i cuori più duri avvicinandoli il più possibile alla presenza eucaristica del Signore venga considerata cosa inutile o dannosa.

Giovanni ha detto...

Rocco, non posso non essere d'accordo su quanto scrivi. Avrei voluto non esserlo e magari spiegarti anche il perchè. Di questo passo arriveremo alla rievocazione storica delle tradizioni. Vorrà dire che le future generazioni, magari nel periodo estivo, rievocheranno quanto un tempo era vissuto in sintonia con la liturgia ed i tempi della Chiesa.Mi chiedo a cosa serve questa mimetizzazione della fede, questo occultare il sentimento religioso. Non voglio essere pessimista, ma di questo passo un altro modo di vivere la fede prenderà il sopravvento e non sto parlando di un'altra modalità cattolica.Ieri ho percorso l'intero tragitto, e non ho visto una grande partecipazione, eppure nella nostra parrocchia da un anno e mezzo c'è l'Adorazione Eucaristica Perpetua !!!
Ho visto meno partecipazione,anche rispetto allo scorso anno, molte persone sedute ai bar o nelle vie adiacenti al passaggio della processione sono rimaste sedute al loro posto, indifferenti.
Anche l'attraversamento dei rioni più popolati non ha fatto la differenza.
Non è per minimizzare, ma quanto
si sta verificando da noi, è riscontrabile ovunque. Sono tempi difficili per la Chiesa, perchè è in atto una persecuzione silenziosa e costante. Non coprendo l' immobilismo delle gerarchie. Quello oggi che fa" tendenza" sono le grandi adunate annuali per questo o quel movimento ecclesiale, sono convinto che non sarà il pienone nei padiglioni delle fiere o negli stadi a garantire la "tradizione" nel senso originale del termine di passaggio-consegna.Chiese vuote e palacongressi pieni !! Mah! Capisco che per la fede non vale la legge dei grandi numeri, ma non bisogna essere degli esperti per capire che c'è qualcosa che non va. Lo stesso Gesù aveva consigliato la lettura dei segni dei tempi per avere cognizione della nostra situazione.
Preghiamo.
A presto.
Giovanni

Lucrezia ha detto...

Sento anch’io il vuoto lasciato da certe tradizioni di religiosità popolare del nostro paese, attraverso le quali molte persone, non soltanto anziane, vivevano autentiche manifestazione di fede, direi con pochi aspetti folkristici.
Non riesco ad abituarmi a queste forme per cose dire moderne ………(compresa la maratona).
Affermano che sono più consone alla riforma liturgica.

pietro ha detto...

Ciao Giovanni,ieri ho visto che portavi la Croce di Gesù e questo mi ha fatto molto piacere vedere con quale amore la portavi. Vedo che anche tu hai notato poca partecipazione anche rispetto allo scorso anno, come pure hai messo in evidenza che hai visto tanta gente seduta davanti ai bar, ed altra gente seduta ed indifferente al passaggio della processione. Credo che questa domanda se la dovrebbe fare qualche altra persona e non tu o io. Come mai non c'è partecipazione? Forse qualcuno sta facendo stancare tutti !?!? Tu parli di "" persecuzione silenziosa e costante "", ma chi pensi che sia perseguitato, una sola persona o una intera popolazione?? Hai pure ragione quando parli di queste grandi tendenze a livello nazionale di chiese vuote e palacongressi pieni, invece a Scilla purtroppo ci stiamo combinando con chiesa vuota e salone parrocchiale pieno ........... pieno, ma per fare cosa, non certo cose di chiesa.
Hai proprio ragione, c'è qualche cosa che non va, e chi di dovere che dovrebbe prendere provvedimenti ,ancora latita.
Hai notato che bel altarino è stato fatto davanti la Chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo a Chianalea ?? Io si !!!! Sono finite le dicerie che la chiesa era sconsacrata?? Me lo auguro, e come me se lo augura tantissima gente che ha fatto enormi sacrifici per mantenere la chiesa di M.S.di Porto Salvo così come è.
Cordialmente ti saluto

Giovanni ha detto...

Nel mio commento precedente volevo evidenziare che quello che stiamo vivendo nel nostro piccolo, riguarda anche realtà e contesti diversi da quello scillese. Alcuni atteggiamenti da me rilevati e confermati da Pietro, hanno ricevuto una diversa chiave di lettura.Il contesto della "persecuzione silenziosa e costante" cui mi riferivo ha una portata diversa e fuori dagli angusti limiti della parrocchia.
Papa Benedetto XVI non perde occasione per metterci in guardia dal relativismo e dal secolarismo. In questo prosegue la linea tracciata dal predecessore Giovanni Paolo II, che in campo morale non ha fatto sconti !!!.
Queste sono le sfide dei nostri tempi, nei secoli passati sono state l'arianesimo, il pelagianesimo, il manicheismo, ecc. solo per citare alcune dei primi secoli.
La scarsa partecipazione alla processione del Corpus Domini, non posso imputarla al parroco, lui non ha alcuna giurisdizione sulle coscienze e sulla volontà delle persone.Sono stato libero di partecipare, come tutti quelli che hanno deciso di non esserci.I motivi possono essere diversi, non ultimo la mancata condivisione della pastorale parrocchiale, ma non credo sia il solo. La situazione scillese prima o poi si risolverà e non mi compete nè il come nè il quando. La mia preoccupazione era rivolta al clima di indifferenza di tutto il paese, frutto a mio avviso anche di quel secolarismo che sta affligendo la società attuale. Una cosa, SECONDO ME, sono le divergenze con il parroco, altra cosa è l'assenza dai momenti di preghiera, che non sono voluti da Don Bruno, ma proposti dalla Chiesa per meditare "tutti insieme" sul mistero della salvezza.
Non si insisterà mai abbastanza sull'importanza e sul significato dell'Eucarestia per il cattolico. E' il Sacramento più amato dai Santi, le agiografie lo confermano e lo attestano in modo chiaro, e se non vogliamo andare tanto lontano, pensiamo a Padre Pio, quasi tre ore per una messa, perchè si soffermava sulla consacrazione eucaristica.Se era importante per Padre Pio ....!!!.
Ho partecipato, ripeto, ad una preghiera nel salone parrocchiale,e trovo giusto che chi fa questa esperienza la possa fare in serenità di spirito. E' una forma di preghiera originale quanto si vuole, ma le persone che vi partecipano, non mi sembrano affette da fanatismo. Per quanto mi riguarda, possono riunirsi dal lunedì al venerdì anche due volte al giorno, pregano e non fanno del male, qual'è il problema ? Non è a questo che si riduce la Chiesa.
Certo è auspicabile che anche altre forme di preghiera e di devozione tradizionale ritrovino il loro spazio vitale, insieme, perchè no , a quelle meno conosciute.
Non si può negare che tra quelli che fanno la preghiera del martedì, erano presenti,in buona parte, alla processione del Corpus Domini,ed anche in modo fattivo, e questo attesta che sono dentro la cattolicità.Anche loro.

barbara ha detto...

Sul sito dell'Azione Cattolica Italiana, in occasione di un incontro che si terrà a Roma la prossima settimana tra i Vescovi Italiani, è stata pensata una sezione chiamata "Caro Vescovo ti scrivo..." in cui giovani possono fare delle domande che saranno "inoltrate" durante l'Assemblea.
Vi fa pensare questa scelta? A me un pò si... non sarà che questi cambiamenti di cui stiamo discutendo siano una naturale evoluzione del rapporto tra Uomo e Chiesa? Attenzione.. non tra Uomo e Dio.
Tutto vero.. non dobbiamo e non possiamo accettare tanti atteggiamenti relativisti che non porteranno a niente di buono ma dove stiamo sbagliando? Cosa, oggi, i giovanissimi non accettano? Cos'è che li sta facendo allontanare tanto, cosa non siamo in grado di testimoniare?
In termini di Fede Vissuta (intendo a sporcarsi le mani!!!) possiamo raccontarci di non avere "difetti"?
Chi ha le risposte risponda...

lun@tiko ha detto...

ciao sono quello del blog www.madonnamonasterace.blogspot.it, complimenti il vostro è un gran bel blog, io ho iniziato a riaggiornarlo poichè è partita l'organizzazione della festa della madonna di portosalvo del prossimo 29 giugno, abbiamo appena terminato i grandiosi festeggiamenti in onore di sant'andrea avellino il patrono che si venera il 12 maggio e il 10 novembre, tra l'altro quest'anno c'è stata la ricorrenza del "territorio" ossia una processione che dura una giornata intera e il patrono viene portato attraverso le campagne in tutto il territorio del comune, l'anno scorso invece abbiamo avuto l'onore di ospitare per una settimana le sacre spoglie del santo venute da napoli, ora invece è il momento della madonna di portosalvo

Kostas ha detto...

Caro Giovanni non metto in discussione la libertà individuale, di decidere come pregare o partecipare a propria discrezione, ai diversi gruppi di preghiera, ma sta di fatto che la chiesa consiglia a noi fedeli le strade da seguire per non uscire dal giusto cammino che tutti noi dovremmo fare, ma molte volte quest’appello sollecito è disatteso.
Credo che la scarsa partecipazione alla processione del Corpus Domini, non è da sottovalutare, come dici tu, le cause sono diverse.
E’ vero che esiste una persecuzione strisciante, di gruppi intellettuali che cercano di screditare la chiesa in tutti modi, presentano, la stessa o la fede come qualcosa di superato, ma i danni che alcuni uomini di chiesa, o fedeli ritenuti “Esempi” recano alla stessa ancora più danno di chi cerca di screditarla.
Oggi si tende a costruire la propria fede secondo le mode del momento, prendendo un po’ di cristianesimo mischiato con un po’ di misticismo orientale o altro, avendo come risultato, tanti piccoli gruppi divisi tra loro, il più delle volte però si ha una fede individualistica, che alla fine non si ritrova in nessuna chiesa tradizionale o setta. Credo che questo nasca dalla mania di protagonismo che purtroppo è presente in ognuno di noi, e tutto questo può succedere anche a Scilla, forse sta già succedendo. Molte volte quando uno decide di mettere se stesso a disposizione del prossimo o della chiesa alla fine, non fa altro che servire il proprio io, quindi credo che ognuno di noi deve stare attento, perchè se il suo comportamento non segue le regole consolidate della Chiesa non farà altro che dare scandalo, anziché avvicinare le persone li allontanerà. Molti si avvicinano alla chiesa perché sono affascinati dal Papa del momento, Vescovo, Sacerdote o Religioso, può andare bene all’inizio, ma se non si comprende il mistero di Cristo, passati i primi momenti o quando questa persona non c’è più, oppure alla prima delusione, si considera sbagliato in toto quello a cui ci si è avvicinati.
Tu portavi nella processione la Croce, annunciavi l’avvicinarsi di Cristo, hai notato la scarsa attenzione dei cittadini, ma tanti che hanno deciso di partecipare all’adorazione Eucaristica perpetua, non erano presenti, eppure è la festa per antonomasia dell’Eucarestia, non voglio giudicare nessuno, ma questo ha fatto nascere in me qualche perplessità.

Kostas ha detto...

Negli interventi di Giovanni e Barbara continuo a cogliere, con piacere, quell'ansia (familiare in questo Blog)di comprendere dove, come e quando un Cristiano può essere fedele testimone del Signore Risorto...

Voglio farvi partecipi di una poesia di padre David Maria Turoldo che ho letto proprio oggi:

"Potessimo cantando passare

il vigoroso e soave
martirio,e nessuna
di queste paci
lasciare intatta,

cantare alla "beata speranza":

oltre ogni possesso
liberi e leggeri
come gazzelle nel deserto!

Andare di paese in paese
saziati dal becchime
di uccelli alle finestre,
e cantare salmi.

E danzare
finché la gente ritorni
a sorridere!

E non chiedere nulla
nemmeno la fede:
cantare all'amore
e spandere gioia,
con gli occhi colmi
di bellezza.

Affettuosamente

Mimmo

Kostas ha detto...

Ciao a tutti, mi chiamo Mimma Pirrotta, io vivo a Scilla e dalla nascita sono disabile.Per caso sono a venuta a conoscenza di questo Blog sulle chiese di Scilla, dove si ricordano le tradizioni delle diverse chiese, e dove molti esprimono titubanze e perplessità su ciò che accade nella vita della comunità cristiana di Scilla.Voglio esprimere anch’io la mia opinione, perché anche noi disabili abbiamo dei sentimenti, paure e desideri come tutti gli altri esseri umani e ringrazio il Signore che mi ha donato due cose importanti: cuore e cervello.

Vi posso assicurare che non è facile vivere su una sedia a rotelle, ho molto sofferto e ancora io soffro di questa condizione, ma ho sempre creduto che le mie sofferenze avessero uno scopo e così mi sono abbandonata all’amore di Gesù Cristo ed ho donato a Lui la mia vita.

Prova di quest’amore è stata anche quella, che nonostante le mie difficoltà motorie , potessi partecipare alla Messa ed essere presente alla vita parrocchiale, ho aderito all’Azione Cattolica e al gruppo di Rete di Luce, in tutti questi anni ho conosciuto tante persone meravigliose, che non mi hanno trattato come una povera malata ed handicappata, che non mi hanno ignorata come se non ci fossi, ma mi hanno rispettata e mi hanno trattata come una persona normale, come una vera amica.

Negli ultimi tempi la mia situazione è molto cambiata, dopo un breve periodo d’assenza dalla parrocchia, perché i ragazzi impegnati al servizio di accompagnare i disabili sono stati ingiustamente allontanati, sono ritornata, ma non respiro lo stesso clima di comunione e fraternità che ho vissuto un tempo, e a volte io mi sento come un pesce fuor d’acqua.

L’essere ignorata a me poco importa, ma quello che mi fa soffrire di più e che a mio parere tenendo conto della mia esperienza, noto poco accortezza e attenzione, di chi è addetto all’altare, o alla distribuzione dell’Eucarestia. Questa poca attenzione purtroppo dovuta forse anche alla poca preparazione provoca spiacevoli inconvenienti, non opportuni, perché dissacrano il momento non sono consone al luogo e l'Eucaristia presente.

Purtroppo tanti incidenti e leggerezze che accadono creano in me tanto sconcerto e dolore. Domenica giornata di cresime, viene a Scilla il Vescovo, una sola celebrazione Eucaristica.!!!!! Forse in quella occasione saremo uniti, siamo una bellissima comunità? ci vogliamo bene? a Scilla sono più le persone che vanno a Messa, di quelle che non vanno?

Tante Domande che forse rimarranno tali l’apparenza avvolte copre tante difficoltà.
Mi scuso in anticpo con chi si sente giudicato da me, ma io voglio bene tutti, ringrazio tutti, vi abbraccio tutti indistintamente.

lun@tiko ha detto...

secondo me ora è affidato a voi giovani del paese mantenere e salvaguardare, le tradizioni, non permettete che esse si perdano, a monasterace le tradizioni sono ancora vive e sentite, pensate che un gruppo di ragazzi dopo la festa del patrono, si è fatto di nuovo tutto il percorso del santo lungo il territorio del paese, per poter memorizzare i luoghi precisi del passaggio in modo che l'itinerario della processione non cambi.siete voi ora che dovete dare un nuovo inizio alla tradizione, snon le cose più belle che abbiamo in calabria

Kostas ha detto...

Grazie per i consigli e sostegno che ci dai, ma è difficile stare calmi, quando vedi svanire come fumo secoli d’esperienze, che ci hanno formato. Speriamo che questo periodo passi in fretta e alla fine non ci siano né vinti né vincitori e ci possiamo ritrovare tutti insieme a percorrere i sentieri sicuri della ns. tradizione.
Grazie Costantino