Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

20 febbraio 2008

Le Chiese di Scilla

La chiesa Matrice

Parlare delle nostre chiese non è facile. La Storia di Scilla com’è ben noto si perde nella notte dei tempi. Già colonia greca prima dell’era cristiana, i suoi abitanti si spostavano in diversi porti del mediterraneo in modo particolare verso oriente, quindi presumibilmente, gli abitanti di Scilla entrarono subito in contatto con i cristiani dei primi secoli, ciò è testimoniato dalla menzione che San Girolamo fa nel III libro delle sue opere. Nel viaggio verso la Palestina, arrivato a Scilla, ebbe dai mariani di questo lido indicazioni precise sulla rotta più sicura da seguire per il suo pellegrinaggioverso la Terra Santa, questo nel 385 d.c. .
L’abitato di Scilla già dai primi secoli si è sviluppato sempre attorno alla rocca, il luogo dove ora sorge la chiesa Matrice che i bizantini chiamavano mesa, molto probabilmente è stato deputato sempre a luogo di culto, forse esisteva qualche tempio pagano che in seguito è stato adattato al culto cristiano, probabilmente è il luogo dove sorse la prima chiesa cristiana, per questo Matrice, cioè Madre. Questa chiesa è stata dedicata sempre alla Madonna, inizialmente sotto il titolo di Odigitria, Colei che indica la via. Nei secoli successivi furono costruite diverse chiese. La seconda costruzione sacra, fù edificata sulla rupe, dove oggi sorge l’antico faro, dai monaci basiliani che in quel luogo tra le rovine delle antiche fortificazioni fondarono anche un importante monastero. Entrambi furono dedicati a San Pancrazio. Delle altre chiese non ci sono notizie precise sulla loro fondazione, sicuro è che molte di esse, in modo particolare quelle del centro storico risalgono al periodo bizantino. Gli ultimi lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe già dell’Annunziata, come riporta il canonico Minasi in “Notizie storiche sulla città di Scilla”, hanno portato alla luce le fondamenta di una più antica chiesa di epoca bizantina di piccole dimensioni con abside semicircolare e un piccolo vano nartace che serviva per ospitare i non battezzati.

Nel rione San Giorgio chiamato così per la presenza di una chiesa omonima situata verosimilmente dove oggi sorge la chiesa di San Rocco.


Nel lato opposto della stessa piazza sorgeva la chiesa del Rosario dove esisteva la confraternita detta dei nobili, all’inizio di via Umberto I vi erano, la chiesa di San Sebastiano, verso la metà della stessa la Chiesa di San Marcellino, infondo alla via vi era la chiesa di San Luigi “Sant’Aloj” oggi del Carmine . Dopo il terremoto del 1894 dove allora iniziava il paese fu eretta una cappelletta votiva dedicata a San Rocco, dopo il terremoto del 1908 nella zona centrale di questa via fu eretta la chiesa di San Giovanni dono del papa del tempo.

Nel Rione Marina Grande esistevano diverse chiese. Partendo da punta Pascì vi era la chiesa dell’Addolorata un tempo sul promontorio in seguito costruita dove ora c’è il belvedere Morselli a forma di tempietto semicircolare e di questa costruzione rinane una sola colonna, la Chiesa delle Grazie sorgeva dove ora c’è il muro della stazione proprio dove c’è l’entrata del lungomare, di questa chiesa si conserva la pala d’altare del XVI secolo e alcuni marmi custoditi a matrice. Nella marina c’erano anche la chiesa di San Nicola oggi l’argo San Nicola, la chiesa di Santa Caterina, nei pressi della chiesa dello Spirito Santo, gioiello architettonico dell’1700.
Infine a Chianalea esistevano oltre la chiesa dell’Anunziata ora S. Giuseppe, già citata, la Chiesa di Santa Lucia della quale si conserva la pala d’altare,e la chiesa di S. Maria di Porto Salvo ancora esistente, situata al centro del quartiere.
Oltre alle chiese citate esistevano e tuttora esistono diverse cappelle al di fuori del centro cittadino, le più conosciute sono la chiesa di San Giovanni nella parte alta di Jaracari oggi diroccata, rimane solo una cappelletta costruita di fronte, la cappelletta di San Giovanni di Mezzo anticamente romitorio Basiliano, e la cappelletta di San Rocco nei pressi della località Boccata.
Di tutte queste chiese oggi ne rimangono sette, resistite alla furia dei terremoti, allo scorrere inesorabile del tempo ed all’incuria degli uomini. Queste chiese rappresentano la storia e la fede degli scillesi, sono un tesoro da custodire e tramandare gelosamente. Purtroppo dal 2003 le nuove autorità parrocchiali hanno deciso di abolire la memoria liturgica della Vergine e dei santi legati alle diverse chiese, chiudendo le stesse alla fruibilità dei fedeli e dei turisti.
L'Auspicio è che l’enorme tesoro spirituale e artistico delle chiese scillesi non vada perduto per sempre.
Costantino

11 febbraio 2008

La Banda di Scilla: "La musica è Vita"


Se ci fermiamo 10 minuti ad ascoltare, stando in silenzio, cosa sentiamo?... sentiamo dei suoni, dei rumori, delle melodie che formano una musica che non finiamo mai di percepire e che ci accompagna durante i giorni della nostra lunga vita. Proprio per questo, oggi, possiamo dire che la musica e bella, la musica è vita.

Una delle associazioni Scillesi, più antiche, che produce la musica in vari generi è il “Complesso Bandistico Citta di Scilla” chiamato da noi tutti “La Banda di Scilla”.
Io, è da circa 15 anni che suono in questo complesso, e per me è una grande gioia dedicare un post di questo blog, sulla banda, perché provengo da una famiglia che la musica ce l’ha avuta sempre nel cuore.
Questo articolo, ho deciso di scriverlo l’altro giorno, mentre cercavo delle cose in un antico cassetto; tra le mani mi venne un giornale parrocchiale del luglio – agosto 1999, “INSIEME Costruiamo la Comunità”, con in copertina un antica foto di San Rocco in processione. Mi sono incuriosito, ed aprendolo ho subito trovato un articolo, da me già letto in passato, intitolato “ Viva la Banda Città di Scilla” di Rocco Picone (sopra riportato). In questo articolo è riportata tutta la storia della banda di Scilla, in modo molto esauriente, dal 1885 al 1999, anno in cui fu scritto l’articolo.
In questi altri 9 anni, dal ‘99 fino ad oggi, la banda si è sempre portata avanti anche in momenti molto delicati. E’ composta dal Presidente Clemente Scarano, il Segretario Giuseppe Pizzarello,
il Direttore Prof. Domenico Tedesco, il Capobanda Rocco Delorenzo e da altri 30 ottimi elementi, tutti giovani e musicalmente molto preparati. Ha partecipato in parecchi concorsi in Calabria, molto competitivi, raggiugendo posizioni abbastanza positive.
Facciamo un Augurio Speciale perché, nel Natale 2007, il Complesso Bandistico Citta di Scilla ha compiuto le “Nozze D’Argento”, 25 anni dalla sua ultima fondazione, con la speranza che aumentino sempre di più le occasioni per potersi esibire, soprattutto nel nostro bellissimo paese.
Purtroppo come in tutte le cose belle c’è sempre qualche nota negativa:
Durante questi anni, alcuni elementi guidati dal Prof. Tedesco, hanno messo in pratica la scuola di musica, non solo per far imparare l’arte della musica, ma anche per fare aumentare il numero di elementi del complesso. Tutto cio, però ha portato pochi isritti ai corsi, e come ben si sà, se non ci sono nuovi elementi il futuro della banda e a rischio.
Con questo articolo voglio fare un appello a tutti i genitori di scilla, di iscrivere i propri figli ai corsi, per imparare e vivere attraverso il bel colore della musica, perché come ho gia detto prima:
“la musica é bella, la musica è vita”.

Voglio ringraziare personalmente il Sig. Rocco Picone per aver scritto l’articolo publicato nel ’99 e inserito in seguito nel libro, raccolta di articoli, “Nato per Caso”, da lui composto nell’anno 2000, che ha ricostruito la memoria storica della banda di Scilla.

Alessandro Delorenzo,
Flautista.

06 febbraio 2008

Mercoledì delle Ceneri




La Quaresima è un momento particolare per chi si professa cristiano, un momento di riflessione e bilancio sulla vita spirituale di ognuno di noi. Il mercoledì delle ceneri è il primo giorno della Quaresima, ed è, l’appello (convertiti e Credi al Vangelo) che la chiesa fa a tutti i credenti e non credenti ad avvicinarsi a Cristo. La cenere ci ricorda la precarietà della ns. vita materiale, ma con la conversione ci si apre alla vita eterna.

02 febbraio 2008

Auguri Blog

Grazie a tutti coloro che hanno visitato in questi giorni il blog scillachiese. In pochi giorni abbiamo raggiunto mille contatti, sicuramente tanti di questi, sono nostri, ma attraverso la mappa si nota che qualcuno si è collegato anche da altre città, grazie a tutti, grazie anche ai ns. amici dei siti malanova.it e di arbitrio.it.
Molti si chiederanno il perché di questo blog, chiarisco subito che quest’iniziativa non vuole essere “contro” o a “favore” di nessuno, prima di tutto vuole mantenere vivo il ricordo delle ns. chiese e delle tradizioni ad esse collegate. Molti di noi sono cresciuti e hanno appreso valori importanti, proprio attraverso lo stare insieme nei diversi gruppi nati in tutte le chiese di Scilla, dove tutti ci siamo sempre confrontati senza pregiudizi, rispettando l’opinione altrui, perché proprio attraverso il confronto nasce il rispetto e la conoscenza reciproca.
Abbiamo dedicato alla Madonna di Portosalvo il blog, perché proprio da quella chiesa, per alcuni marginale, sono nate tante iniziative, attraverso le quali si sono formate tante persone che hanno fatto parte dei diversi gruppi parrocchiali, ieri come oggi, esperienza vissuta in tutte le altre chiese di Scilla.
Purtroppo secondo il mio parere e di tante altre persone, questo non accade più nel nostro paese, il cambio di rotta che c’è stato, non ha portato i frutti sperati ma soltanto frammentazione e distacco. Forse non sta a noi giudicare, ma nemmeno stare con le mani in mano a guardare. Questo blog si prefigge anche come finalità quello di creare un altro spazio di discussione non tra i “soliti” ma soprattutto con chi intende dire la sua, sui diversi argomenti che nel corso dell’anno apriremo, anche attraverso suggerimenti e articoli che ognuno è libero di inviarci, facendo conoscere quello che di buono c’è e accade a Scilla.
Finalità ardua? Ne saremo capaci? Forse…, ma come dice il proverbio “tentar non nuoce”.
Ciao Costantino