Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

03 marzo 2008

La Chiesa dello Spirito Santo a Scilla


La Chiesa di Spirito Santo sorge nel quartiere di Marina Grande ai piedi del rione Spirito Santo, che prende il nome dall’omonima Chiesa.
Prima di tratteggiare l’attuale edificio sacro è doveroso ripercorrere con le poche notizie a disposizione le sue origini.
Prima dell’attuale edificio ve ne era un altro e questo si des
ume, da una lapide murata all’esterno della sacrestia:


D. O .M . S
ET MEMORIAE
NAVITARUM SPIRITUS SANCTI
CONFRATRUM
QUI ECCLESIAM PER ANGUSTIAM
QUATOR AB HINC PASSIBUS DISSITAM
HABENTES
AUGENDI GRATIA CULTUM ERGA CONSOLATOREM
OPTIMUM
TEMPLUM HOC
JOANNE BAVIERA RECTORE
SACER. ANTONINO BRANCATI MESSANENSI
ARCHITECTO
AMPLORI SITU PROIIS SUMPTIBUS
MAGNA CURA ET LABORE
CONSTRUXERUNT
VII KAL DECEMBRIS AD MDCCLII
R . A . C . F .

Dalla traduzione di questa scritta si comprende che la Chiesa attuale è stata consacrata il 7 Dicembre 1752 sul luogo di una precedente, più piccola di quattro passi misurati dal luogo dov’è murata la lapide. Si desume inoltre che il nuovo tempio fù costruito, con sacrifici, dalla confraternita dei marinai dello Spirito Santo; rettore della confraternita era Giovanni Baviera, mentre Antonino Brancati è uno architetto e decoratore messinese del tempo. A questo punto è doveroso dare qualche notizia sulla confraternita. Essa fù costituita con uno statuto approvato dal Re Ferdinando IV, a seguito di una relazione fatta dal regio cappellano maggiore e con l’impostazione voluta dalla reale Camera di S. Chiara il 23 Novembre 1778.
Il rettore curava l’amministrazione della chiesa, la quale si governava con le elemosine di tutti i marinai i quali, si erano (congregati di corrispondere la quarte parte de’ di loro viaggi , e traffici che sogliono fare colle di loro feluche).
Così nasceva la confraternita di Spirito Santo che era abbastanza ricca, e cio’ lo si capisce dalla maestosità dall’edificio ricostruito nel periodo in cui i rapporti commerciali con l’adriatico erano abbastanza floridi.
Ritornando nuovamente alle vicende storiche, l’edificio fù risparmiato dal terribile terremotodel 1783, ma non rimase indenne dal successivo maremoto, descritto dal Can. Giovanni Minasi nel suo libro “Notizie storiche sulla città di Scilla”.
Sembra che a cedere sia stata la volta e la copertura , in quanto è possibile che l’onda di maremoto, penetrando in chiesa li abbia investite dal basso. I muri e gli elementi architettonici sembrano aver resistito, tanto da consentire un rapido restauro, tornando a risorgere più bella di prima.


La Chiesa non patì i terremoti del 1807, 1894, 1905, 1908.
Subì danni durante la seconda guerra mondiale quando una bomba centrò un’abitazione vicina, le cui macerie si riversarono sulla chiesa distruggendo le prime quattro campate della volta. Il tetto fù rifatto subito, grazie alle braccia generose delle persone del posto, mentre la volta fù ricostruita negli anni cinquanta con un intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Fù però danneggiata dalla mareggiata della notte di Capodanno del 1980. Le onde distrussero parte della sacrestia, non più riedificata fino ad oggi, invadendo cosi’ la navata della chiesa , spaccando banchi, porte, confessionali e recando non pochi danni , ancor oggi visibili, ai marmi e ai muri della chiesa.

Da Maggio 2007 l’edificio è interessato da lavori di rifacimento e consolidamento dell’esterno.
Questo luogo sacro, voluto dalla tenacia dei nostri antenati e che ha visto nascere, crescere e morire nella fede in Cristo tantissime persone, si trova chiuso per volontà del novello arciprete coadiuvato da poche persone che tutto fanno tranne che amare la propria Scilla e la sua gente.
Comunque la Chiesa di Spirita Santo, nonostante le calamità naturali e quelle umane, c’è ed è ancora bella.

Fontana Giuseppe

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