
Ho conosciuto tramite
manifesti attraverso opere evidenti. Per questi due atteggiamenti portati al loro compimento con assoluta umiltà è riuscito in Scilla a costruire da un luogo di pena (carcere) un luogo di preghiera. Come testimone diretto di questo attivismo posso annotare la trasformazione in Scilla dell’edificio adibito a carcere in asilo ed orfanotrofio prima, in casa di cura per anziani dopo, affidato alle sue suore: tale è rimasto ancora oggi rafforzandosi sempre di più, ininterrottamente dal
Questi innocenti con un bisogno enorme di affetto hanno trovato nell’orfanotrofio di Padre Catanoso e nell’opera delle sue suore un naturale sostituto delle privazioni loro accorse. Ciò tanto più quanto meglio le suore agiscono con dedizione assoluta e con squisito senso materno. Questa nuova figliolanza produce ogni giorno i suoi frutti anche a distanza di tempo, anche da sposati o appena sistemati gli alunni dell’ex orfanotrofio tornano a Scilla riconoscenti e ricercano le antiche educatrici con gli occhi e i sentimenti di chi ricerca una mamma lontana. Una famiglia che si espande e si ricompone in continuazione vegliata dall’alto dal sorriso sempre bonario, disarmante e affratellante del Padre fondatore. In un mondo nel quale i guasti della famiglia vanno aumentando, l’opera di San Gaetano Catanoso non può e non deve che espandersi poiché l’infanzia abbandonata purtroppo va crescendo, e nei piccoli il bisogno di affetto e di protezione.
Prof. Francesco Como
Noi del blog ringraziamo affettuosamente il carissimo Prof. Francesco Como che con questa testimonianza ha ricordato San Gaetano Catanoso, un Santo reggino, ed in particolare una splendida e bisognosa struttura presente a Scilla. Inoltre vogliamo ricordare che a codesta struttura è possibile fare delle offerte affinche si possa sempre tenere vivo il ricordo di San Gaetano Catanoso.
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