Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

12 ottobre 2008

“PIETA’ POPOLARE – ARTE :UN BINOMIO INSCINDIBILE”

Dopo aver risposto ad un commento riguardo alcune medaglie la cui foto è presente nell’articolo riguardante i Ss. Cosma e Damiano, ho pensato di scrivere in modo più dettagliato sulla loro origine e la loro diffusione. In passato era più vivo e sentito il rapporto tra la gente e le proprie Chiese e ciò che rappresentavano. Non esisteva paese nel quale non vi fosse la presenza di almeno una confraternita e soprattutto le chiese erano sostenute dalle offerte dei fedeli. A seconda della posizione logistica in cui si trovava l’edificio sacro, le offerte provenivano da ceti marinareschi o da artigianali, braccianti etc. Nelle chiese di Santa Maria di Porto Salvo, dello Spirito Santo e nella chiesa Matrice, ad esempio, erano i pescatori che offrivano la quarta parte del proprio pescato (va detto che nella chiesa Matrice confluivano offerte in denaro ed in natura anche da parte dei ceti agricoli) e durante i festeggiamenti della Vergine Maria, venivano donate ai pescatori, in segno di riconoscenza, delle bellissime medaglie d’argento che raffiguravano la Sacra Effige. Queste bellissime medaglie venivano realizzate anche per commemorare eventi particolarmente importanti. E’ l’esempio questo della medaglia raffigurante i Santi Medici, che venne realizzata nel 1901, come indica un’iscrizione sul retro, per commemorare la realizzazione delle statue che tuttora si venerano a Chianalea. Alcune venivano semplicemente sorteggiate in occasione delle varie feste, insieme a delle bellissime statue, a volte provviste addirittura di vetrinetta in legno. L’origine di questa usanza è antichissima e spesso legata a eventi prodigiosi. Il Canonico Giovanni Minasi scrive, ad esempio, che il professore d’archeologia e storia patria D. Antonio De Lorenzo, Canonico reggino, gli fece vedere una medaglia argentea di San Rocco fatta coniare dagli scillesi nel 1743, l’anno della terribile pestilenza che desolò Reggio e Messina sino ai confini scillesi. Questa medaglia aveva nella parte destra la figura del Santo con ai lati il cagnolino con il pane in bocca ed un angioletto nell’atto di mostrare l’ulcera della pestilenza. Tutt’attorno correva la dicitura : “D. Rochus Civit : Scyllae Pat. 1743. I.B.( le ultime erano le iniziali del nome dell’incisore). Nell’altra faccia vi era lo scudo sormontato dal bordone, il cappello e la conchiglia perché simboli del pellegrino. Nello scudo vi era scritto : “In femore est ulcus : vita est ex ulcere nobis”. L’usanza di coniare medaglie per celebrare ricorrenze importanti si è mantenuta nei secoli. Nel 1990, infatti, ne venne realizzata una in argento che reca in una faccia la figura della nostra bellissima statua, nell’altra la facciata della chiesa con la dicitura : “16 Agosto 1990, inaugurazione chiesa di San Rocco. Queste medaglie, oltre ad avere un grandissimo valore artistico, hanno un inestimabile valore affettivo e storico-culturale, perché sono delle vere e proprie pagine di storia della nostra plurisecolare Parrocchia Arcipretale. Come più volte espresso, il mio sogno–desiderio sarebbe quello di creare un museo parrocchiale nel quale custodire, fra le altre opere, anche queste bellissime testimonianze del nostro grande passato!
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Rocco Panuccio



6 commenti:

giuseppe fontana ha detto...

Complimenti Rocco per l'articolo dal quale emerge in maniera chiara l'inscindibile rapporto tra fede e devozione popolare. Parlo di quella fede fatta di gesti semplici ma carichi di un profondo significato interiore .

Rocco ha detto...

Ringrazio Giuseppe per i complimenti. Purtroppo, a volte, la Chiesa considera con un po di superficialità l'importanza della pietà popolare che, se purificata da eccessi e da devianze, è un tesoro prezioso da salvaguardare per il bene della comunità.

Lucrezia ha detto...

Grazie tanto, per aver esaudito una mia curiosità, vale proprio la pena conoscere le idee e i sentimenti di coloro che ci hanno preceduto, sono ricchezze e rappresentano la storia del nostro paese.
Spero Rocco,che tu possa realizzare il tuo sogno!

Rocco ha detto...

Lucrezia, per me è davvero un piacere riuscire a far conoscere cose che appartengono alla nostra storia. Per quanto riguarda il mio sogno spero che, con l'impegno di tutti coloro che abbiamo a cuore la memoria storica del nostro paese, si possa realizzare al più presto...

lun@tiko ha detto...

ciao complimenti è un post interessantissimo, se ti va passa dal mio blog che ho iniziato il primo di una serie di post che trattano della rappresentazione della Madonna nell'arte

Rocco ha detto...

Grazie Lunatico. Lo farò senz'altro, è un argomento che mi interessa molto.