Oggi è la Festa di San Francesco d'Assisi. Patrono d'Italia, autentico simbolo di virtù cristiane vissute nell'interezza del corpo, della mente e dell'anima. Eponimo ed ispiratore della vita di San Francesco da Paola, Patrono di Calabria, della gente di mare e del quartiere Marina Grande di Scilla.Per ricordare il fondatore del benemerito Ordine dei Frati Minori - detti, appunto, Francescani - riproponiamo il suo Cantico delle Creature, perfetta espressione letteraria della sua anima e considerato, anche, uno dei primi documenti della moderna lingua italiana scritta (Giovanni Panuccio).
Altissimo, onnipotente, bon SignoreTue so' le laude, la gloria et l'honoreet onne benedictione.A te solo, Altissimo, se konfannoEt nullo homo ene digno te mentovare.Laudato si', mi' Signore, cum tucte le tue creature,specialmente messer lo frate solelo quale è iorno et allumini noi per lui,et ellu è bellu e radiante, cum grande splendore:de te, Altissimo, porta significatione.Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.Laudato si', mi' Signore, per frate ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale alle tue creature dai sostentamento.Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,la quale è molto utile et humileet pretiosa et casta.Laudato si', mi' Signore, per frate focuper lo quale enallumini la nocteed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.Laudato si', mi' Signore, per sora nostra madre terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonanoper lo tuo amore,et sostengo' infirmitate et tribolatione.Beati quelli ke le sosterranno in paceka da te, Altissimo, sirano incoronati.Laudato si', mi' Signore,per sora nostra morte corporaleda la quale nullo homo vivente po' skappare.Guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;beati quelli ke trovaràne le sue sanctissime volutati,ka la morte secunda nol farrà male.Laudate et benedicete mi' Signore,et rengratiate et servitelicum grande humilitate.(S. Francesco d'Assisi)
SAN FRANCESCO D'ASSISI A SCILLA
A Scilla era grande la devozione verso San Francesco. Esistevano, infatti, due conventi di frati francescani. Dopo la divisione dell'ordine in cappuccini ed osservanti, i primi avevano il monastero nel luogo dove oggi sorge l'anfiteatro nella villa comunale, i secondi invece nell'attuale via orto monaci (il nome della via è dato appunto dall'antica presenza del convento). Le quattro grandi tele (due nelle pareti dell'abside e due ai lati del portone d'ingresso) che sono custodite all'interno della chiesa di San Rocco, provengono dal convento dei padri osservanti (così come il paliotto in marmo policromo della mensa eucaristica della Chiesa Matrice). Questi dipinti hanno tutti tematiche francescane e, in particolare, quello collocato a sinistra del portone d'ingresso (nella foto in alto) raffigura una visione di San Francesco, solo che a causa dei terremoti e dell'umidità, nonostante il restauro certosino di circa 16 anni fa, la figura del Poverello d'Assisi è quasi completamente scomparsa.
Rocco Panuccio
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