Il popolo tutto di Reggio, della sua Arcidiocesi metropolita e della sua Provincia ha concluso - nella notte di martedì 16 settembre - le solenni celebrazioni in onore di Santa Maria Madre della Consolazione, titolare della Basilica dell'Eremo francescano e, con San Giorgio Martire, principale Patrona della città più antica, popolosa e vasta della Calabria o - per usare un'espressione familiare alla Chiesa locale - Avvocata del popolo reggino.
L'evento Festa della Madonna della Consolazione coinvolge le menti, i cuori e le anime di tutte le comunità parrocchiali della Diocesi reggina-bovese e dei singoli, non mancando di attrarre la devozione di persone accorrenti da ogni parte della Calabria e della Sicilia orientale. Le sue origini risalgono alla fine del XVI secolo e, da allora, il legame con la Madonna della Consolazione ha accompagnato tutta la storia reggina, costituendo il più sicuro baluardo di conforto nei numerosi momenti critici e, insieme, la prima ragione di gioia e di gratitudine negli altrettanti momenti di riscossa.
Il legame con la Vergine Consolatrice è fortemente sentito anche dagli scillesi. Molti di essi, fin dalla sera di venerdì 12, si sono recati all'Eremo per partecipare alla Veglia di preghiera e meditazione in onore della Santa Madre. Tanti altri hanno aspettato le prime ore della mattina di sabato 13 per accompagnare in città, insieme con i fedeli di Reggio e delle altre comunità, la venerata Effigie pittorica, custodita nell'imponente Vara.
La mattina di martedì 17, l'Arcivescovo metropolita Vittorio Mondello ha presieduto, nella Basilica Cattedrale, la solenne concelebrazione eucaristica, alla presenza di una grande folla di popolo, del clero diocesano e delle autorità civili e militari. Il Sindaco della città, ottemperando ad una tradizione radicata e sentita, ha donato il cero votivo della città alla celeste Avvocata del popolo reggino.
I momenti di fede si sono conclusi con la processione del quadro per le vie del centro storico, resa difficoltosa, ma non impedita, dalle condizioni atmosferiche.
Giovanni Panuccio
L'evento Festa della Madonna della Consolazione coinvolge le menti, i cuori e le anime di tutte le comunità parrocchiali della Diocesi reggina-bovese e dei singoli, non mancando di attrarre la devozione di persone accorrenti da ogni parte della Calabria e della Sicilia orientale. Le sue origini risalgono alla fine del XVI secolo e, da allora, il legame con la Madonna della Consolazione ha accompagnato tutta la storia reggina, costituendo il più sicuro baluardo di conforto nei numerosi momenti critici e, insieme, la prima ragione di gioia e di gratitudine negli altrettanti momenti di riscossa.
Il legame con la Vergine Consolatrice è fortemente sentito anche dagli scillesi. Molti di essi, fin dalla sera di venerdì 12, si sono recati all'Eremo per partecipare alla Veglia di preghiera e meditazione in onore della Santa Madre. Tanti altri hanno aspettato le prime ore della mattina di sabato 13 per accompagnare in città, insieme con i fedeli di Reggio e delle altre comunità, la venerata Effigie pittorica, custodita nell'imponente Vara.
La mattina di martedì 17, l'Arcivescovo metropolita Vittorio Mondello ha presieduto, nella Basilica Cattedrale, la solenne concelebrazione eucaristica, alla presenza di una grande folla di popolo, del clero diocesano e delle autorità civili e militari. Il Sindaco della città, ottemperando ad una tradizione radicata e sentita, ha donato il cero votivo della città alla celeste Avvocata del popolo reggino.
I momenti di fede si sono conclusi con la processione del quadro per le vie del centro storico, resa difficoltosa, ma non impedita, dalle condizioni atmosferiche.
Giovanni Panuccio
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