Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

14 agosto 2008

W Santarroccheddu


Questa sera sono iniziati i festeggiamenti in onore di San Rocco. Con la “Salita” di Santarroccheddu, nella sua cappella, edificata nel 1894 ( ricostruita nel 1990) in occasione di un terremoto che pur essendo di forte intensità, risparmio Scilla, non ci furono vittime e i danni non furono ingenti.Per ricordare l’evento gli scillesi costruirono una cappella, affinchè quel luogo rimanesse a testimoniare la riconoscenza e l’affetto, che tutte le generazioni hanno verso San Rocco. Di solito la statua è portata nella cappelletta il venerdi che precede la Festa, per poi riportarla in chiesa il lunedì successivo a chiusura dei festeggiamenti, con bellissimi Fuochi d’artificio offerti dai “vicini di Santarroccheddu".


Più avanti ci occuperemo con più dettagli della storia di questo luogo di culto molto caro a noi scillesi.





By Alex


AVVERTENZA: La colonna sonora del video - costituita dalla marcia "La Ritirata" eseguita dalla Banda "Città di Scilla" - è stata aggiunta in fase di montaggio dal WebmasterScillachiese in quanto - fin dall'ormai lontano 2004 - le autorità parrocchiali subentrate l'anno prima non ritengono necessaria la presenza della Banda nelle tradizionali cerimonie di Esposizione e Riposizione della venerata statua di San Rocco. (lo staff di Scillachiese)

6 commenti:

Giovanni Panuccio ha detto...

E' davvero una bella cosa che la furia iconoclasta abbattutasi su Scilla a partire dal settembre del 2003 abbia risparmiato la tenera processione con la statua raffigurante San Rocco adagiato su una roccia, probabilmente preda del dolore fisico causato dalla peste eppure pervaso da una straordinaria serenità spirituale che l'artista cartapestaio ha saputo rendere magnificamente. Anche se tale circostanza stona molto con la fermezza dimostrata a proposito di altre tradizioni altrettanto radicate. Tale eccezione è stata forse fatta perché il timore di reazioni incontrollate degli scillesi per i quali - comprensibilmente - San Rocco è un "nervo" più scoperto di altri ha fatto temperare questo enorme fervore pastorale che si autoproclama senza macchia e senza paura?
Ma, si sa, chiamare pubblicamente mafiosi dei non mafiosi è operazione molto meno rischiosa che farlo con dei mafiosi veri.
Certo, neanche Santarroccheddu poteva rimanere com'era. Perché non ha nessuna importanza il motivo per il quale una cosa rimane identica o viene modificata. L'importante è lasciare la propria firma, il proprio segno distintivo. E così, niente accompagnamento musicale della Banda. Soltanto canti e preghiere ripetuti anche senza un ordine liturgico o paraliturgico preciso, finché la voce dura... ed anche dopo che è finita... Dimenticando che la buona preghiera si nutre anche di riflessione personale e di allentamento della concentrazione, facilitato anche dalla musica.
Kostas ha spiegato brevemente ma esaurientemente i motivi per i quali gli scillesi hanno aggiunto alla Chiesa patronale anche un altro luogo dedicato alla memoria di San Rocco e - di conseguenza - i motivi per i quali è bene che tale luogo venga coinvolto nelle solenni celebrazioni patronali.
C'è da registrare che, ancora per un altro anno, da quando a Rocco Panuccio è stato detto o fatto capire che la sua collaborazione - se non è accompagnata dalla totale rinuncia alla propria identità e dalla sottomissione incondizionata ai capi della comunità cattolica ufficiale scillese (plurale non casuale) - non è gradita, la dolce immagine del nostro Patrono è stata indecorosamente lasciata priva d'illuminazione. Ennesima dimostrazione che distruggere è molto più facile che costruire e che non basta sostituire le persone. Bisogna fare le cose che facevano le persone sostituite. Cosa leggermente più impegnativa.

Giovanni Panuccio

pepè ha detto...

grazie per questo video ragazzi... non aver potuto partecipare alla processione e' stato davvero brutto, ma aver visto il video anche qui a londra mi ha dato grosse soddisfazioni ed emozioni. grazie ancora ci vediamo sabato.
giuseppe gioffre'

Giovanni Panuccio ha detto...

Va bbonu, Peppi. U sacciu chi si devotu. Ma non mi riri chi a Londra ti sta ncriscendu! :-D

pepè ha detto...

mpari giuanni avi i tri sumani chi sugnu cca ittatu... staiu pigghiandu friddu acqua e ventu... mi sa che si fatta ora di tornare a casa. PS il mio aereo arriva a lamezia alle 4:30 e se tutto va bene arrivero' a Scilla per le 6... se faccio un po di ritardo non ci putiti riri o previti mi sa ddumura? ...;-) scherzo!
ci vediamo domani ciao

Giovanni Panuccio ha detto...

Il tuo posto nella stanga anteriore destra è comunque prenotato! A domani!

Unknown ha detto...

Molto interessante. Complimenti per il bel lavoro.
La cappella di San Rocco mi ricorda molto il duomo di Gualdo Tadino (PG) anch'esso ricostruito dopo un terremoto
http://lapicidata.wordpress.com/2014/03/27/gualdo-tadino-pg-duomo/