Solidarietà. Amicizia. Carità. Disponibilità. Altruismo. Spirito cristiano...
Quante di quelle volte, nella nostra vita, pronunciamo, scriviamo, leggiamo o ascoltiamo queste parole!...
Eppure io le ho incontrate davvero! Le ho incontrate nei volti e nelle opere di alcuni giovani e meno giovani "uomini di mare" di Chianalea e in un gruppetto di ragazzini con la testa sempre nei motorini...
Meno di due ore fa, me ne andavo spensierato per la banchina del porto a bordo del mio Liberty 125 Piaggio quando, ad un tratto, il motociclo stesso s'è messo a fare le bizze finché, in men che mi rendessi conto di cosa gli stesse accadendo, ha preso fuoco ed io, senza pensarci due volte, l'ho gettato in mare mentre un piccolo falò, originato dalla benzina persa dal Liberty, continuava ad ardere sul selciato. Neanche il tempo di pensare se la mia decisione dettata dall'impulso era stata saggia o meno (col senno di poi devo confermare di sì!) e subito - dal mare e da terra - sono accorsi numerosi ragazzi e adulti a chiedermi cosa fosse accaduto. Una volta appresolo, mi hanno tutti confortato sul fatto che non ci fosse altro da fare se non gettare in acqua il motorino in modo da evitare il propagarsi dell'incendio e, senza che io chiedessi loro nulla, si sono immediatamente adoperati per recuperare il Liberty, né più né meno come se fosse stato il loro. E così tutti a cercare una corda (chiedo scusa: in linguaggio marinaresco si dice cima!), un ancarotto (piccola ancora) ed a mettere a disposizione la forza delle proprie braccia...
Pietro, l'altro Pietro più giovane, Davide e Giovanni, Giuseppe, Nino e altri dei quali mi scuso se non ricordo il nome non hanno esitato neanche un istante a lasciare il loro lavoro, i loro programmi o, semplicemente, il loro passeggio, per aiutare una persona in difficoltà. E così anche per Arturo ed i suoi amici che in men che non si dica hanno condotto il ciclomotore presso la mia abitazione.
Sono i nostri giovani! Sono i nostri adulti! Sono gli ex (loro malgrado) portatori delle statue di San Giuseppe, della Madonna di Porto Salvo e dell'Immacolata!
Facile dire adesso: "vabbe', l'avrebbe fatto chiunque..."
Il darmi una mano forse sì, l'avrebbe fatto chiunque. Ma il farlo a quel modo, no. Il farlo come se fosse una cosa ovvia, che non ha bisogno di essere richiesta e per la quale non è neppure necessario essere grati non è cosa da tutti! E' una cosa che può fare solo chi la solidarietà, l'amicizia, l'altruismo... non li ha studiati sui libri, ma li ha vissuti e testimoniati. E' una pagina di Vangelo vissuto quella della quale sono stato testimone, resa ancor più bella e sorprendente dal fatto che quegli uomini non hanno una fortissima consuetudine con la Messa domenicale e no.
E così questa serata, che era destinata a diventare un momento di cruccio per il fatto che sarò privato del motorino per parecchi giorni, s'è trasformata in uno di quei momenti che ti lasciano il dolce in bocca, che ti danno ottimismo e che ti fanno dire con estremo sollievo: no, non c'è solo del marcio a questo mondo. E' proprio così: stasera ho incontrato la Solidarietà.
Giovanni Panuccio
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