Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

20 gennaio 2009

Settimana per l'Unità dei Cristiani

Ieri è iniziata la settimana per l'unità dei cristiani, la chiesa ci invita a pregare insieme a tutti i fratelli in Cristo affinché possiamo essere una cosa sola, questo è il desiderio di Gesù.

Ogni anno questa settimana coincide con la festività della conversione di San Paolo sulla via di Damasco.
Quest'anno assume un aspetto più importante perché quest'anno ricorre il bimillenario della nascita di San Paolo.

Lo scopo di questo periodo di preghiera comune è quello di fare incontrare tutti i fratelli in Cristo, per poter cosi innalzare preghiere comuni a Dio Padre, affinché il corpo mistico di Cristo che è la Chiesa possa ritornare al più presto unito. Perché queste divisione? quale bene porta lo stare lontani gli uni da gli altri? si è testimoni veritieri? Molte volte circostanze diverse, lontane della vera fede hanno fatto dividere fratelli, per secoli lontani, ma la divisione porta altra divisione, ecosì nel corso di due millenni, le divisioni si sono moltiplicate, ancora oggi si continua a dividere nel Nome di Dio e di Cristo suo Figlio.
Dov'è la vera fede? chi è nel giusto? io credo che tutti ci troviamo in errore se non ci sforziamo affinché le divisioni si assottigliano sempre più e scompaiono del tutto e tutti possiamo ritrovarci alla stessa mensa. Io ho visto da sempre così questa settimana un momento per pregare e conoscere l'altro, mettiamo da parte il nostro io e serviamo Dio.

Costantino


6 commenti:

Lucrezia ha detto...

Costantino, il mio plauso per aver ricordato l’importanza della preghiera per l’unità dei cristiani. Vorrei solo aggiungere, che l’ecumenismo non deve essere inteso come un semplice scambio di pensieri e di discussioni fra i cristiani battezzati e non, ma uno scambio di doni. Occorre avere l’umiltà e il buon senso di riconoscere che noi abbiamo bisogno degli altri, abbiamo bisogno di dare e di ricevere.Non dobbiamo, pertanto, convergere la nostra attenzione su quello che manca agli altri, ma sulle loro ricchezze, possiamo imparare gli uni dagli altri e vicendevolmente arricchirci. Riconosco che per giungere a questa forma di dialogo, ci vuole tanta pazienza e soprattutto molta preghiera.

Gigio ha detto...

Passavo da queste parti,e mi sono soffermato un pò a leggere, concordo con voi sul mettere da parte il nostro io...
è davvero importante essere vicini agli altri fratelli...
un saluto ... a presto Kalos

Lucrezia ha detto...

Ciao Kalos, complimenti per il tuo blog, che ho scoperto incuriosita dalla tua recente visita.Molto bello,da un senso di pace e serenità… chiaramente si percepisce che l'ispirazione è tipica dello stile fancescano.

Giovanni Panuccio ha detto...

HO RICEVUTO PER POSTA ELETTRONICA DA GIOVANNI BELLANTONI E PUBBLICO QUANTO SEGUE (GP):


L’ unità tra i cristiani, senza voler essere ottimista a tutti costi, è realizzata nel sacramento del Battessimo, è un’unità non vissuta nella pienezza della fede, della tradizione e della liturgia, ma è un seme importante quello portiamo dentro.

Molti passi avanti sono stati fatti con i fratelli ortodossi, per i fedeli di entrambe le confessioni è possibile accedere ai sacramenti in assenza e nell’impossibilità di reperire un proprio ministro, anche se ciò riveste un carattere di eccezionalità, è un ottimo segnale di intesa, frutto di un dialogo non sempre facile delle gerarchie.

Sono ancora in vigore le reciproche scomuniche lanciate secoli or sono e che sono state preludio dello scisma del 1054.

Nella prima domenica di quaresima, nelle chiese ortodosse, è data lettura del Synodikon , ovvero una lista di nomi su cui viene lanciata anatema , perché detrattori dell’ortodossia, tra questi anche il calabrese Baarlam da Seminara, noto agli umanisti come maestro di greco del Petrarca, che nella disputa con Gregorio Palamas , risultò sospetto di amicizia con il pensiero romano.

Con gli Anglicani non ci sono grosse divergenze teologiche, ma l’ammissione delle donne al sacerdozio, ha avuto come risultato la frenata del dialogo, ed il passaggio al cattolicesimo di alcuni pastori.

Neanche il primato pietrino romano, è di per sé un vero ostacolo, anche perché sembra si stia optando per una definizione più conciliare che piramidale, attualmente il Pontefice Romano è “Primus super pares” ( Primo sopra gli eguali), la soluzione lascerebbe inalterata la funzione primaziale ma come primo fra pari grado “Primus inter pares” ( Primo fra gli eguali).

Oltre la forma , cambierebbero molte cose in materia di magistero, di tradizione, di convocazione dei concili ed anche la Bibbia.

Speriamo che al di là delle manifestazioni ecumeniche ci sia da parte di tutti , non tanto e non solo curiosità per l’altro, ma un reale interesse per la promozione dei tesori di fede e di tradizione di cui le chiese separate dispongono.

Giovanni Bellantoni

Lucrezia ha detto...

Scusate la mia ignoranza, ma mi spiegate cos'è il Synodikon?

Giovanni ha detto...

Lucrezia la tua non è ignoranza, è distrazione.
Il Synodikon è un elenco di fedeli ortodossi considerati poco allineati con la dottrina ufficiale. Questo elenco riguarda solo personaggi di spicco della cultura antica, ritenuti criptolatini, cioè ortodossi nella forma e cattolici nella sostanza.
Baarlam dopo le dispute con Palamas, preferì aderire alle posizioni della Chiesa Cattolica.