Sono incominciati i lavori di rifacimento e abbellimento della chiesa di Maria SS. Immacolata la “Matrice”.
I lavori di cui si sta occupando la ditta Edil Art del Geom. Martello Giuseppe, consistono nel rifacimento ed abbellimento delle colonne interne come pure l’abbassamento dell’altare maggiore in quanto con la sua altezza impedisce la visione di parte del meraviglioso mosaico. I lavori più importanti però sono la chiusura ad arcate e la costruzione di un soppalco dei locali alti detti matronei, che in seguito saranno sede di un museo parrocchiale il quale dovrebbe ospitare una pinacoteca dei molti arredi e statue sacre. La Matrice e una delle più vecchie chiese di Scilla ed ha sempre occupato lo stesso sito ( una volta chiamata piazza Santa Croce ) Nel Tempo fù distrutta dai vari terremoti e rifatta, grazie all’operosità degli scillesi, sempre più bella. In età Bizantina era intitolata alla madonna D’Itria, mentre all’epoca Normanna aveva il titolo di Santa Maria della Cattolica. Scilla nel sedicesimo secolo, aveva sostituito la vecchia chiesa di san Pancrazio, come centro di culto, una chiesa molto più grande che misurava palmi 114 per 43. Essa fu rovinata dal terremoto del 1599 ed in seguito ricostruita più grande ancora palmi 240 per 85 . La sua forma era a croce latina sormontata da cupola , a tre navate con archi poggiati su sedici colonne, di marmo di Carrara, sormontata da capitelli corinzi e fù dedicata a S. Maria Immacolata . Aveva molti altari, di marmo e su quello principale troneggiava, una statua dell’Immacolata . con Angeli, scolpita in marmo la stessa che si trova tuttora nella facciata. Il Minasi a questo proposito, afferma che “nel tutto, questo tempio era uno dei più ricchi che in quel secolo si ammiravano in Calabria”.
La bellissima chiesa fu danneggiata dal terremoto 1783 fu riedificata nel 1822, con le offerte dei fedeli, e inaugurata nel 1825. In seguito a nuovi danni, fu riedificata ex novo in stile neoclassico nel 1837 e splendidamente decorata nel 1854 mentre opere di abbellimento furono eseguite 1878. Ancora un cataclisma la distrusse quasi completamente, il terribile terremoto del 1908. Nel 1908 fu riparata in muratura e ricoperta e ricoperta con deturpanti lamiere della bella chiesa non restava altro che le muratura laterali e la facciata, peraltro quasi priva dei due stupendi campanili laterali. Il 14 giugno 1958, grazie all’impegno profuso da Mons. Santo Bergamo, Architettata dall’ing. Leoni, venne posta la prima pietra. Viene consacrata con grande tripudio e fervore di popolo scillese, da Mons. Ferro Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria, l’11 febbraio 1970. In Questo ultimo decennio, molto si è fatto per le nostre chiese grazie all’impegno del nostro caro Arciprete Don Mimmo Marturano, abbiamo visto la chiesa di San Rocco, il grandioso mosaico nella chiesa –madre , le restaurazione delle chiese di Porto Salvo e San Giuseppe di cui continuano i lavori e gli ultimi interventi nella chiesa Matrice. Rimane ancora molto da fare , dalla facciata della chiesa Madre, ai numerosi interventi di restauro, perciò, sperando nella divina provvidenza e nel popolo di Scilla, che ha sempre contribuito tanto generosamente al decoro ed allo splendore delle sue chiese, ci auguriamo di vedere presto anche la chiesa dell’Immacolata ritornare all’antica bellezza.
I lavori di cui si sta occupando la ditta Edil Art del Geom. Martello Giuseppe, consistono nel rifacimento ed abbellimento delle colonne interne come pure l’abbassamento dell’altare maggiore in quanto con la sua altezza impedisce la visione di parte del meraviglioso mosaico. I lavori più importanti però sono la chiusura ad arcate e la costruzione di un soppalco dei locali alti detti matronei, che in seguito saranno sede di un museo parrocchiale il quale dovrebbe ospitare una pinacoteca dei molti arredi e statue sacre. La Matrice e una delle più vecchie chiese di Scilla ed ha sempre occupato lo stesso sito ( una volta chiamata piazza Santa Croce ) Nel Tempo fù distrutta dai vari terremoti e rifatta, grazie all’operosità degli scillesi, sempre più bella. In età Bizantina era intitolata alla madonna D’Itria, mentre all’epoca Normanna aveva il titolo di Santa Maria della Cattolica. Scilla nel sedicesimo secolo, aveva sostituito la vecchia chiesa di san Pancrazio, come centro di culto, una chiesa molto più grande che misurava palmi 114 per 43. Essa fu rovinata dal terremoto del 1599 ed in seguito ricostruita più grande ancora palmi 240 per 85 . La sua forma era a croce latina sormontata da cupola , a tre navate con archi poggiati su sedici colonne, di marmo di Carrara, sormontata da capitelli corinzi e fù dedicata a S. Maria Immacolata . Aveva molti altari, di marmo e su quello principale troneggiava, una statua dell’Immacolata . con Angeli, scolpita in marmo la stessa che si trova tuttora nella facciata. Il Minasi a questo proposito, afferma che “nel tutto, questo tempio era uno dei più ricchi che in quel secolo si ammiravano in Calabria”.
La bellissima chiesa fu danneggiata dal terremoto 1783 fu riedificata nel 1822, con le offerte dei fedeli, e inaugurata nel 1825. In seguito a nuovi danni, fu riedificata ex novo in stile neoclassico nel 1837 e splendidamente decorata nel 1854 mentre opere di abbellimento furono eseguite 1878. Ancora un cataclisma la distrusse quasi completamente, il terribile terremoto del 1908. Nel 1908 fu riparata in muratura e ricoperta e ricoperta con deturpanti lamiere della bella chiesa non restava altro che le muratura laterali e la facciata, peraltro quasi priva dei due stupendi campanili laterali. Il 14 giugno 1958, grazie all’impegno profuso da Mons. Santo Bergamo, Architettata dall’ing. Leoni, venne posta la prima pietra. Viene consacrata con grande tripudio e fervore di popolo scillese, da Mons. Ferro Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria, l’11 febbraio 1970. In Questo ultimo decennio, molto si è fatto per le nostre chiese grazie all’impegno del nostro caro Arciprete Don Mimmo Marturano, abbiamo visto la chiesa di San Rocco, il grandioso mosaico nella chiesa –madre , le restaurazione delle chiese di Porto Salvo e San Giuseppe di cui continuano i lavori e gli ultimi interventi nella chiesa Matrice. Rimane ancora molto da fare , dalla facciata della chiesa Madre, ai numerosi interventi di restauro, perciò, sperando nella divina provvidenza e nel popolo di Scilla, che ha sempre contribuito tanto generosamente al decoro ed allo splendore delle sue chiese, ci auguriamo di vedere presto anche la chiesa dell’Immacolata ritornare all’antica bellezza.
di Placido Cardona
(Articolo tratto dal periodico per Scilla "SKILLEA OGGI", supplementoalla rivista Scilla – N°3, marzo 1997, Arbitrio Editori)
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