Come è nato il blog "scillachiese"?

Questo blog nasce dalla fede e devozione che,
questo piccolo gruppo di ragazzi,
ha verso le proprie chiese
e ciò che rappresentano.

06 luglio 2008

Le Lacrime della Madre


LE LACRIME DELLA MADRE Pellegrinaggio a Siracusa

Grazie alla Signora Pippia e alla volontà del Signore, il 21 giugno ci siamo recati in pellegrinaggio a Siracusa in onore della Madonna delle Lacrime. Era il 30 agosto del 1953 quando un quadretto di gesso raffigurante il cuore di Maria, iniziò miracolosamente a lacrimare. Questo quadro si trovava nella camera da letto di una coppia di coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto. La donna era incinta e purtroppo era affetta da una grave malattia che avrebbe potuto portare alla morte sia lei che il bimbo che portava in grembo. La Madonna , che non lascia inascoltate le suppliche dei suoi umili fedeli, salvò entrambi.. Non si tratta di un evento immaginario, infatti esiste una prova visiva data da una ripresa cinematografica dove si vedono chiaramente i momenti salienti della lacrimazione (è il primo evento del genere ad essere stato filmato); esiste una prova scientifica: il quarto ed ultimo giorno di lacrimazione, la Chiesa iniziò a prendere posizione e venne istituita una commissione scientifica composta da credenti e non credenti che raccolse e analizzò le lacrime. Il verdetto: lacrime umane; esiste una prova data dalle numerose guarigioni sia fisiche che spirituali: si hanno ben 300 relazioni di guarigioni. Partecipando a quest’evento numerose persone si convertirono. Un’altra prova è data dalla Chiesa: i Vescovi della Sicilia affermarono che “non si può mettere in dubbio la realtà della lacrimazione”. Papa Pio XII un anno dopo la lacrimazione, in un messaggio radiofonico parla di quest’evento straordinario così: “Oh, le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento per il suo Gesù e di tristezza per i peccati del mondo. Piange Ella ancora per le rinnovate piaghe prodotte nel Corpo mistico di Gesù? O piange per tanti figli, nei quali l’errore e la colpa hanno spento la vita della grazia, e che gravemente offendono la Maestà divina? O sono lacrime di attesa per il ritardato ritorno di altri suoi figli, un dì fedeli, ed ora trascinati da falsi miraggi?” Ma qual è il significato, il messaggio di questo avvenimento? La Madonna non parla, tocca a noi interpretare. Maria pianse in un’umile famiglia, su una donna incinta affetta da una grave malattia, in una casa vicina ad una chiesa evangelica. Visto che il modo con cui Maria ci parla sono le lacrime, il messaggio non può non riferirsi alla preoccupazione e alla partecipazione di Maria per i suoi figli, per le famiglie, per l’importanza della vita, per l’unità, per la perseveranza nella fede e per la conversione. Sono lacrime di una madre che sta vicino ai suoi figli sofferenti: come Maria pianse ai piedi della croce per il Suo unico Figlio, Gesù Cristo, così ora Piange e Prega per noi. Papa Giovanni Paolo II nell’omelia della celebrazione a Siracusa nel 1994 per la dedicazione del santuario alla Madonna delle Lacrime, diceva: “Le lacrime di Maria appartengono all’ordine dei segni: esse testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo. Piange una madre quando vede i suoi figli minacciati da qualche male, spirituale o fisico. Santuario della Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre. Qui, tra queste mura accoglienti, vengano quanti sono oppressi dalla consapevolezza del peccato e qui sperimentino la ricchezza della misericordia di Dio e del suo perdono! Qui li guidino le lacrime della Madre. Sono lacrime di dolore per quanti rifiutano l'amore di Dio, per le famiglie disgregate o in difficoltà, per la gioventù insidiata dalla civiltà dei consumi e spesso disorientata, per la violenza che tanto sangue ancora fa scorrere, per le incomprensioni e gli odi che scavano fossati profondi tra gli uomini e i popoli. Sono lacrime di preghiera: preghiera della Madre che dà forza ad ogni altra preghiera, e si leva supplice anche per quanti non pregano perché distratti da mille altri interessi, o perché ostinatamente chiusi al richiamo di Dio.
Sono lacrime di speranza, che sciolgono la durezza dei cuori e li aprono all'incontro con Cristo Redentore, sorgente di luce e di pace per i singoli, le famiglie, l'intera società.”
Nel reliquiario, dove ancora oggi sono contenute le lacrime della Madonna, vi è incisa una frase che riassume un po’ tutto il messaggio: “O Vergine delle lacrime, strappa dalla durezza del nostro cuore lacrime di pentimento”. È proprio il nostro cuore la causa del peccato, nel nostro cuore sta celato quel’orgoglio e quella presunzione che ci rende duri verso noi stessi, gli altri e Dio. È molto strano che Colei che è Regina del Cielo, degli Angeli, Madre del Redentore si manifesti agli uomini “in lacrime”; poteva presentarsi in tutta la grande maestosità di cui è ricoperta n cielo ma non lo fa e non lo Ha mai fatto. Credo che questo sia il segno dell’amore infinito che Dio ha per gli uomini e più ci penso e più credo che tutto ciò sia un mistero troppo grande che mai riusciremo ad comprendere pienamente per quanto è immenso. Spero e prego tanto che Maria, Mamma Celeste e Avvocata nostra, possa convertire i cuori “di pietra” degli uomini di oggi e trasformarli in cuori “di carne”, cuori capaci di perdonare e di amare Dio, il prossimo e se stessi.
Vorrei concludere con un interrogativo di Papa Pio XII riguardo la Vergine delle Lacrime: “Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio delle lacrime?” Con affetto Francesca Scarano

2 commenti:

lun@tiko ha detto...

ciao sono stato io una volta a siracusa alla madonna delle lacrime in gita scolastica, sinceramente la veste moderna del santuario non mi piace, è troppo dispersivo rispetto alla spiritualità che dovrebbe emanare quel luogo mistico, comunque volevo dirvi che nel mio blog ho inserito il link del vostro blog, buona domenica

Giovanni Panuccio ha detto...

Francesca, lasciati dire - anche se con ritardo - che hai confezionato un pezzo magnifico, sintesi perfetta della tua fede e dei tuoi studi teologici. La scelta delle citazioni, poi, dell'ultimo Papa della Chiesa "pre-Concilio Vaticano II" e del Papa che ha saputo unire in maniera stupenda la sua forte e sentita identità nazionale di polacco con la civiltà europea e la dimensione universale e transnazionale della Chiesa di Roma nonché - soprattutto - la sua fedelissima ed indeviabile cattolicità con la più generosa e portatrice di Pace e d'Amore delle aperture ecumeniche è stata particolarmente felice. Esse sono come due Fari che - in questo mondo che pare non abbia tempo per la pietà - non cesseranno di rammentarci l'obbligo imprescindibile che abbiamo tutti di ricambiare l'Amore della Santissima Trinità e di Maria verso di noi. E, soprattutto, che non esiste che un UNICO modo per compiere questo dovere: amarci gli uni gli altri. Di un amore puro, gratutito, incondizionato. Di un amore mariano. Giovanni Panuccio.